di Endrius Salvalaggio - Quotidiano Sanità del 25 ottobre 2023
Più attenzione ai corretti stili di vita ma anche un richiamo alla società e alle istituzioni per costruire città più sane e a misura di bambino, ad esempio riducendo l’inquinamento. Tiberio: “Mantenersi sani il più a lungo possibile seguendo i corretti stili di vita e l'attenzione all'ambiente sono le più importanti ed efficaci medicine a nostra disposizione. È importante che i medici acquisiscano queste informazioni per poterle trasmettere a loro volta ai pazienti”.
25 OTT - “Il bambino mentre scresce ha un metabolismo quattro volte maggiore rispetto ad un adulto. In un anno ci sono momenti della vita che un bambino triplica il suo peso, per non dire un bambino in una giornata tipo quanto corre, salta ecc. Per la crescita di un adolescente è necessario, vista la sua continua evoluzione e vulnerabilità, uno stile di vita sano e controllato”. A sottolinearlo è Mario Canciani, medico chirurgo allergo pneumologo, Isde - medico per l’ambiente, dell’Omceo di Udine, che di questi aspetti ha parlato nel corso dell’incontro promosso nelle scorse settimane dall’Omceo di Udine, dedicato proprio ai corretti stili di vita visti come l’arma più efficace per combattere le malattie da adulto.
“Mantenersi sani il più a lungo possibile seguendo i corretti stili di vita e l'attenzione all'ambiente sono le più importanti ed efficaci medicine a nostra disposizione – afferma il Presidente dell’Omceo Udine Gian Luigi Tiberio – ed è importante che i medici acquisiscano queste informazioni per poterle trasmettere a loro volta ai pazienti”.
“I bambini – ha quindi spiegato Mario Canciani - sono i più esposti ai rischi da inquinamento, non solo atmosferico, ma anche alimentare, visto l’elevato metabolismo e la velocità di replicazione cellulare per assicurare la crescita. Così come il bambino assorbe molto di più dell’adulto vitamine, proteine, zuccheri e lipidi, fa lo stesso con gli inquinanti. Una corretta informazione fin dalle prime epoche della vita rappresenta un’ottima prevenzione per lo sviluppo delle malattie croniche degenerative come diabete, obesità, ipertensione”.
Sul piano respiratorio, spiega Canciani, è necessario arieggiare la casa, portare nei weekend i bambini in zone con aria pulita come parchi o zone di montagna o mare. Sul piano alimentare Canciani punta il dito sugli inquinanti come “i Pfas che sono sostanze altamente contaminanti, sul minor uso sugli anti parassitari e anti crittogamici nella cultura che provocano disturbi nel sistema nervoso in un bambino attraverso delle interferenze endocrini. Per non parlare della media nazionale sui tumori dei bambini che è 2 per cento contro il 1,2 per cento europea”.
“C’è un grosso aumento di problemi respiratori – continua il pneumologo di Udine – ci sono bambini che tossiscono tutto un inverno a causa dei loro bronchi infiammati perennemente che permette loro di introiettare maggior numero di virus e batteri con conseguente aumento di bronchiti, tonsilliti e otiti”.
Per il pneumologo non è più possibile continuare a vivere con questi inquinanti da traffico, impianti industriali, antiparassitari ecc., bisogna cambiare paradigma se si vuole che i bambini di oggi possano crescere fuori dagli ospedali.
Canciani tira in ballo anche il concetto dell’etnogenetica, cioè la modificazione delle molecole intorno al Dna, che, una volta modificato, viene in parte trasmesso dalle persone che hanno subito danno da inquinanti ai loro futuri figli.
Endrius Salvalaggio
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